dalla Redazione
Il 9 aprile la Rappresentanza Regionale a Milano della Commissione europea insieme a Caritas Ambrosiana ha promosso, presso la sede milanese della Caritas, un importante momento di confronto tra Istituzioni, società civile e esperti sul tema delle migrazioni.
E’ stata l’occasione per presentare e discutere le politiche europee relative a migrazioni e asilo, il sistema di accoglienza e asilo in Italia e in Lombardia e gli effetti di queste politiche sulle persone.
L’incontro ha visto importanti relatori tra cui:
- Silvio Grieco – policy officer DG Migration and Home Affairs, Commissione europea
- Oliviero Forti, responsabile Ufficio Immigrazione Caritas Italiana
- Pierfrancesco Majorino – Assessore alle politiche sociali, salute e diritti, Comune di Milano
- Antonio Fantasia, policy officer Migrant Integration and Institutional Caritas Advocay Europa
- Luciana Lamorgese – Prefetto di Milano
Al termine del convegno la Caritas Ambrosiana ha diffuso un documento che chiede la riforma del sistema d’asilo.
“Le istituzioni europee stanno attualmente discutendo la riforma del sistema d’asilo. In questo contesto – si legge nel documento della Caritas – è importante che le varie istituzioni si impegnino per l’adozione di un sistema che rispetti la dignità e i diritti umani di tutti i migranti, a prescindere dal loro status giuridico e dalla nazionalità, sia all’interno dell’Ue che alle sue frontiere”. Il documento diffuso contiene quattro indicazioni per le autorità italiane.
- I corridoi umanitari: “L’apertura di canali sicuri e legali di ingresso nella Ue per persone che hanno diritto all’asilo”.
- L’accoglienza diffusa: “La promozione di un sistema di accoglienza diffusa che eviti concentrazioni di migranti sul territorio difficilmente gestibili, privilegiando il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati gestiti in collaborazione con i Comuni (Sprar) rispetto a soluzioni di emergenza come i Cas (Centri di accoglienza straordinaria)”.
- La riforma della legge Bossi Fini: “L’apertura di canali di accesso all’immigrazione regolare passa necessariamente dalla riforma della Legge Bossi Fini. In particolare, va reintrodotto il permesso di soggiorno per ricerca di lavoro attraverso lo sponsor e devono essere ripristinato il sistema di quote adeguate alla copertura dei posti di lavori reali”.
- Una osservazione sui “nuovi italiani”: “Occorre superare il principio dello ius sanguinis come criterio per concedere la cittadinanza”.